mercoledì 9 agosto 2017

UN MANGA POLITICO


In Giappone è molto popolare un romanzo scritto nel 1929 da Takiji Kobayashi (1903-1933). Si tratta di Kanikosen (“Il peschereccio dei granchi”), incentrato sulla vita di una ciurma di lavoratori stagionali a bordo di una nave-officina. I giovani operai protagonisti accettano di pescare i granchi nei gelidi mari di Hokkaido, dopodiché devono sgusciarli e inscatolarli sullo stesso pescereccio. Malpagati, maltrattati, subiscono pressioni psicologiche, soprusi fisici e una sorta di tirannia da microcosmo, confinati su quella nave che è una sorta di società in piccolo. Quindi si ribellano contando sulla forza datagli dalla loro unione.
Il libro è stato scritto in un periodo buio della storia giapponese, quando la destra usava il pugno di ferro contro i suoi oppositori e lo stesso Takiji Kobayashi venne arrestato e torturato dalla polizia segreta. Oggi viene riletto alla luce della recente crisi economica e della precarietà dei posti di lavoro. Certo gli impiegati odierni non sono i pescatori di quasi un secolo fa, ma il futuro gli appare nero. Di fronte alla continua popolarità del romanzo, che nel solo 2008 ha venduto 500mila copie, qualche anno fa la casa editrice Eastpress ne ha realizzata una versione manga (disegnata da Go Fujio)  un volumetto tascabile di 160 pagine che ripercorre le vicende di quel gruppo di operai/marinai. In Italia il manga è acquistabile presso fioridiciliegioadriana@gmail.com.

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