giovedì 28 aprile 2016

LA MEMORIA DI EMANON


I lettori di fantascienza hanno una mentalità più aperta rispetto alle persone comuni? O, addirittura, leggere fantascienza apre la mente di tali lettori rendendoli più propensi a esplorare ipotesi inconsuete? Non si sta parlando di fantascienza avventurosa, ma di letteratura speculativa, narrativa d’anticipazione. Storie nelle quali la “sospensione di incredulità” viene utilizzata per introdurre tematiche complesse su cui riflettere. Certamente la pensa così la protagonista di questo manga, Emanon (il contrario di “no name”), una diciassettenne misteriosa che, nel corso di un viaggio in nave, avvicina un coetaneo e poiché nota trattarsi di un vorace lettore di science fiction decide di raccontargli la propria storia. A suo dire, pur essendo nata nel 1950 (il manga è ambientato nel 1967), ha memoria di circa tre miliardi di anni, in pratica ricorda tutto ciò che è successo sulla Terra da quando è iniziata la vita. Emanon non conosce il motivo di questa sua peculiarità, non ne comprende neanche lo scopo, così come non sa se qualcun altro al mondo può vantare tale caratteristica. Col suo interlocutore occasionale imbastisce un dialogo per cercare di sollevare il velo su tale enigma, dando vita a interessanti ipotesi ma a nessuna certezza, a tal punto che alla fine della discussione non si sa neanche se Emanon abbia detto la verità o inventato una originale, quanto colossale, frottola. È questo il cuore pulsante della storia, ma attorno le ruotano eventi appena sussurrati, decisamente più realistici ma non meno interessanti. Innanzitutto una pletora di dettagli sul periodo, pennellate di parole che dipingono particolari all’interno del quadro complessivo. Poi il raffronto tra una vita decisamente fuori dall’ordinario (quella di Emanon) e una che si svilupperà in modo assolutamente ordinario (quella del ragazzo) entro i rigidi schemi della società nipponica. Si solleva così una domanda mai realmente pronunciata: meglio un’esistenza (finta o vera che sia) straordinaria anche se sconcertante e a tratti spaventosa, o una tanto tranquilla da risultare banale, monotona, persino noiosa? Perché questa è anche la storia di un amore mancato, di una opportunità perduta, di un fuggevole incontro che non trova uno sviluppo e si tramuta quindi in rimpianto, in dubbio, in malinconico ricordo, persino in dolorosa memoria. E se un solo ricordo può fare male come può essere difficile, drammatica l’esistenza di chi si fa carico della memoria un intero pianeta. Domande senza risposte, o a cui può provare a rispondere ognuno di noi.
Un’altra domanda, fuori dal testo, invece ci spinge a chiederci perché raccontare tramite immagini una storia (che già aveva visto la luce sotto forma di racconto) che è fatta prevalentemente di dialoghi. La risposta, in questo caso, arriva dalle immagini di Keniji Tsuruta, straordinario mangaka purtroppo poco noto nel nostro Paese. Il suo disegno dettagliato e ricco di tratteggio (stile non così comune in ambito nipponico) fornisce un importante valore aggiunto alla narrazione, che diviene anche fortemente visiva. Le espressioni dei due personaggi, pressoché uniche presenze in tutto il volume, potenziano i dialoghi, ne sottolineano i passaggi, esprimono e catalizzano pensieri ed emozioni. Per non parlare delle due appendici, due lunghe sequenze mute (una delle quali a colori), dedicate alla sola Emanon, di cui Tsuruta riesce sapientemente a rendere la doppia essenza di adolescente nel corpo e matusalemme nella memoria. 
Due parole anche per l’autore dei testi, sfortunatamente ancora meno noto di Tsuruta in Italia, dato che nessun suo libro è stato tradotto nel nostro idioma. Shinji Kajio è uno scrittore di fantascienza di vecchia data, con oltre quarant’anni di scritti sulle spalle e nel word processor, tra saggi, racconti e romanzi, alcuni dei quali trasformati in film. Una importante isola di quell’arcipelago fantascientifico giapponese praticamente ignoto in Occidente. La speranza è che questo adattamento di una sua opera possa fare da apripista ad altri volumi. Per ora, godiamoci Emanon.



Shinji Kjio (testi) e Kenji Tsuruta (disegni)
Le memorie di EmanonPanini Comics (linea Planet Manga)
pp. 182
euro 12,90

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